Categoria: Tecnologia

  • Oggi mettiamo le mani su un argomento che sembra complicato ma che, ve lo assicuro, è più semplice di quanto pensiate. Parliamo del byte e della confusione che regna sovrana quando parliamo di Kilobyte, Megabyte e Gigabyte.


    Un Salto nel Passato: La Nascita del Byte

    Immaginate di essere negli anni ’50 e ’60. I computer sono armadi giganteschi e i programmatori hanno bisogno di un modo standard per rappresentare lettere e numeri.

    All’inizio era il caos! C’erano computer che usavano “pacchetti” da 4 bit, altri da 6 bit… un po’ come avere auto con due, tre o cinque ruote. Difficile costruire strade adatte a tutti!

    Poi arrivarono due grandi innovazioni:

    1. Il Codice ASCII: Un team di geni definì un alfabeto comune a 7 bit, capace di rappresentare tutte le lettere (maiuscole e minuscole), i numeri e i simboli principali. Finalmente i computer potevano “parlarsi” meglio.
    2. L’intuizione di IBM: Durante lo sviluppo del suo celebre computer System/360, un ingegnere di nome Werner Buchholz propose di usare un “pacchetto” standard da 8 bit. Questa scelta fu geniale perché un gruppo di 8 bit poteva contenere comodamente un carattere (come una lettera) o due cifre decimali.

    Quel “pacchetto” da 8 bit fu chiamato Byte. E da quel momento, è diventato il mattoncino fondamentale con cui è costruita tutta l’informazione digitale che usiamo oggi.


    Il Grande Inganno: Perché il Vostro Hard Disk “Mente”

    E qui inizia il “divertimento”.

    Il problema nasce dal fatto che noi esseri umani e i computer… parliamo due “lingue” matematiche diverse.

    • La Lingua Umana (Base 10): Siamo abituati a contare per decine. Per noi, il prefisso “kilo” significa 1.000. Un chilogrammo sono 1.000 grammi, un chilometro sono 1.000 metri. Logico, no?
    • La Lingua del Computer (Base 2): I computer lavorano con il sistema binario. Per loro, i numeri “belli” e comodi sono le potenze di 2. Il numero più vicino a 1.000 è 1.024 (che è 210).

    All’inizio, la differenza tra 1.000 e 1.024 era così piccola che, per semplicità, tutti iniziarono a usare “kilobyte” per indicare 1.024 byte. Ma con il crescere della tecnologia, questa piccola approssimazione è diventata un problemone!

    Guardate cosa succede:

    • I produttori di hard disk usano la lingua umana (base 10). Quando vendono un hard disk da 1 Terabyte (TB), intendono esattamente 1.000.000.000.000 byte. È un numero tondo e fa sembrare il prodotto più capiente! 💾
    • Il tuo computer (Windows, macOS, Linux) usa la sua lingua (base 2). Quando legge quel disco, prende 1.000.000.000.000 byte e li divide per 1.024 per calcolare quanti “suoi” Giga ci sono. Il risultato? Circa 931 Gibibyte, che però lui, per abitudine storica, chiama “GB”.

    Ecco svelato il mistero! Lo spazio “mancante” non è una truffa, è solo una questione di traduzione tra due sistemi di misura diversi.


    La Soluzione (che pochi usano) 💡

    Per risolvere questa confusione, nel 1995 gli esperti hanno creato dei nomi specifici per le unità di misura binarie. Sono molto simili, basta aggiungere una “bi” in mezzo. [Vedi Byte su Wikipedia]

    Prefisso Marketing (Decimale) Prefisso Reale del PC (Binario)
    Kilobyte (KB) = 1.000 byte Kibibyte (KiB) = 1.024 byte
    Megabyte (MB) = 1.000.000 byte Mebibyte (MiB) = 1.048.576 byte
    Gigabyte (GB) = 1.000.000.000 byte Gibibyte (GiB) = 1.073.741.824 byte
    Terabyte (TB) Tebibyte (TiB)

    Quindi, la prossima volta che vorrete essere super precisi, potrete dire che il vostro file non è di 10 Megabyte, ma di 10 Mebibyte!


    In sintesi

    • Un byte è il nostro mattoncino base, ed è formato da 8 bit.
    • Esistono due modi di contare i byte: quello “commerciale” in base 10 e quello “informatico” in base 2.
    • La differenza tra i due sistemi spiega perché la capacità che leggete sulla scatola di un hard disk è sempre maggiore di quella che vedete sul vostro computer.

    Spero che ora sia tutto un po’ più chiaro! Non è una magia nera, solo un po’ di storia e di matematica.

  • Se sei alla ricerca di una piattaforma facile e intuitiva per organizzare e accedere ai tuoi contenuti multimediali, ti consiglio di considerare Plex. Personalmente, lo preferisco a Jellyfin, che è comunque un’ottima alternativa. Vediamo insieme come costruire un server domestico performante, duraturo e dal costo accessibile.

    In questa guida ti mostrerò come assemblare un “serverino” che superi la qualità di molti mini PC cinesi, spesso limitati nella durata e nelle prestazioni.

    Componenti Hardware necessari (ADV)

    Per allestire un server domestico affidabile, è fondamentale scegliere i giusti componenti hardware. Ogni elemento è cruciale per garantire prestazioni ottimali, consumi ridotti e una lunga durata.

    Case: Silverstone SST-SG13B-C

    Questo case compatto unisce un design elegante a una grande funzionalità. Può ospitare un alimentatore ATX, che risulta più economico e affidabile rispetto alle alternative SFX.

    Scheda Madre: ASUS Prime N100I-D D4-CSM

    Il cuore del sistema è questa scheda madre, progettata per funzionare 24 ore al giorno. Integra un processore Intel N100 con un dissipatore passivo di generose dimensioni, che garantisce silenziosità e un consumo irrisorio di soli 6W.

    RAM: Crucial RAM 16GB DDR4 3200MHz CL22

    La RAM è essenziale per gestire più operazioni simultaneamente. Con 16GB puoi utilizzare il server non solo per Plex, ma anche per altre applicazioni.

    SSD: Crucial P3 2TB PCIe 3.0 3D NAND NVMe M.2 SSD

    Questo SSD, certificato per funzionare con la scheda madre selezionata, offre spazio sufficiente per archiviare circa 200 film o una combinazione di 100 film e 20 serie TV. La velocità di lettura/scrittura è ideale per uno streaming fluido.

    Alimentatore: be quiet! Pure Power 11 400W

    Un alimentatore di qualità è indispensabile per garantire energia stabile e affidabile. Questo modello è estremamente silenzioso e assicura la longevità di tutti i componenti. Evita assolutamente alimentatori economici da 20 euro: sono una spesa inutile e rischiosa.

    Costo Totale

    Con questa configurazione, il costo complessivo dei componenti è di circa 400 euro. Una spesa equilibrata per ottenere un sistema performante e duraturo.

    Configurazione del Sistema

    Installazione del Sistema Operativo

    Dopo aver assemblato l’hardware, è il momento di scegliere e installare il sistema operativo. Le opzioni più comuni includono:

    Installazione di Plex

    1. Scarica la versione di Plex compatibile con il tuo sistema operativo dal sito ufficiale.
    2. Segui la guida di installazione fornita dal software.
    3. Configura le biblioteche multimediali selezionando le cartelle in cui hai salvato film, serie TV e altri contenuti.

    Configurazione della Rete

    Per garantire che il tuo server sia accessibile da altri dispositivi:

    • Assegna un indirizzo IP statico al server.
    • Configura il port forwarding sul router, se desideri accedere ai tuoi contenuti anche da remoto.

    Queste operazioni migliorano la stabilità dello streaming e assicurano una connessione affidabile per tutti i dispositivi della tua rete.

    Conclusione

    Con questa configurazione, avrai un server domestico potente, silenzioso e duraturo, capace di gestire i tuoi contenuti multimediali con facilità. Non ti resta che sederti, rilassarti e goderti i tuoi film e serie TV preferiti!

    Buona visione!