Parliamo della cosa più importante per ogni professionista in generale e per ogni Web Designer in particolare: i Soldi.
A meno che non facciate di cognome Elkann o Vacchi, il vostro lavoro deve darvi la possibilità di vivere e magari anche di andare in vacanza di tanto in tanto.
Vi capiterà anche (più spesso di quello che immaginate) di essere visitati da 3 terribili tipi di “clienti”, di seguito vi consiglio come gestirli con un pizzico di creatività, d’altronde il nostro è un lavoro creativo.
- quello che vuole fare un e-commerce insieme a voi senza nemmeno avere un’idea di cosa vendere, “tanto su Internet si vende”, in questo caso fingete un attacco asmatico e ditegli sibilando che dovete scappare a casa poiché avete dimenticato le medicine, ma appena vi rimettete lo chiamerete sicuramente.
- quello che vi dice che ha avuto un’idea bellissima (già è qualcosa), voi gli dovete solo fare il sito e poi dividete in due, il tutto ovviamente senza uno straccio di progetto, non provate a chiedere un business plan, tanto secondo lui non serve, “l’idea è chiarissima e si capisce subito che avrà successo”, ditegli che vi sentite onorati di essere stati scelti per cotanto onore ma non siete degni di avere il privilegio di lavorare con lui perché quando eravate bambini siete caduti dal seggiolone ed ogni tanto vi dimenticate di cosa state parlando. Cosa stavi dicendo?
- infine c’è il mio preferito, quello che ha un’azienda/organizzazione/associazione talmente bella e importante che dovreste essere fieri di lavorare per lui anche solo per la visibilità che ne ricavereste. Benché tendenzialmente non violento questo è uno dei pochi casi in cui mi riesce difficile scegliere tra una mazza da baseball o una da hockey 😀
Partiamo da un presupposto: a meno che non facciate beneficenza un sito fatto professionalmente non può, anzi non deve costare 0 euro, ne va della nostra credibilità di Web Designer.
Allora quanto ci facciamo pagare? Non esiste una risposta definitiva. Quindi userò un calcolo basato sulle ore impegnate per fare un sito molto basic. Tanti Web Designer storceranno il naso, ma questo è solo un elenco del minimo sindacale, ovvio che un’analisi SEO seria richiede molto più tempo, come anche un lavoro personalizzato sul template, senza contare che, se il sito necessita di codice ottimizzato, si lavora a mano e quindi ci vogliono dalla 5 alle 8 ore solo per fare una pagina.
In ogni caso da qualche parte dobbiamo pur partire, resto aperto ad ogni suggerimento per migliorare l’elenco dei task necessari.
Calcoliamo, in via esemplificativa, un sito base non transazionale (non un e-commerce per intenderci) con al massimo una decina di pagine, testi e foto forniti dal cliente, template già fatto su CMS WordPress (circa il 50% dei siti è fatto così).
- Incontri con il cliente: 6 ore.
- Registrazione dominio, setup hosting ed email, impementazione cms, setup plugin di sicurezza di base: 4 ore.
- Revisione testi forniti dal cliente: 4 ore.
- Selezione e ottimizzazione foto fornite dal cliente: 4 ore.
- Verifica profili social e presenza su Google Business: 2 ore.
- Lavorazione logo per la favicon e per le esigenze del cliente (pagina facebook, signature, google+): 2 ore.
- Creazione cover per profili social: 3 ore.
- Creazione pagine su template con minimi aggiustamenti CSS: 12 ore.
- Creazione modulo contatti: 1 ora.
- Implementazione Analytics e invio sitemap a Google: 2 ore.
- Verifiche SEO di base (title, description, heading, content): 5 ore.
- Inserimento informazioni legali (privacy, cookie, ecc.), anche sui social e in calce all’email: 3 ore.
- Pubblicazione online, ottimizzazione minima della velocità: 2 ore.
TOTALE: 50 ore.
Bravura e creatività lasciamoli a parte poiché sono difficilmente quantificabili.
Decidiamo, quindi, quanto vogliamo prenderci ad ora? 10 euro, 20, 40, 80? Credo che il minimo per un informatico qualificato con un portfolio presentabile sia 24€/ora, quindi la base per un sito Web fatto con tutti i crismi non dovrebbe essere inferiore a € 1.200.
Prezzo base che sale nel caso in cui il sito eroghi dei servizi oppure sia un e-commerce. Al prezzo base deve, poi, sempre aggiungersi un costo annuale per il rinnovo dell’hosting e la manutenzione (problemi con gli aggiornamenti, attacchi hacker, piccole revisioni dei contenuti, ecc.), quantificabili nell’ordine di qualche centinaio di euro all’anno (dipende molto dal livello di autonomia del cliente).
Eppure ci sono persone che fanno i siti a 500 o addirittura a 300 euro, com’è possibile? Tralasciando chi lavora a nero, a 300 euro si trovano siti fatti in un paio di giorni di lavorazione, più o meno così:
- Incontri con il cliente: 2 ore per email o dal vivo.
- Registrazione dominio, setup hosting ed email, impementazione cms, fatti di fretta: 2 ore.
- Niente revisione testi.
- Inserimento delle foto e del logo così come sono: 1 ora.
- Nessuna verifica profili social e presenza su Google Business.
- Nessuna attenzione per i social del cliente.
- Creazione pagine su template senza aggiustamenti: 8 ore (anche di meno).
- Creazione modulo contatti: 1 ora.
- Nessuna implementazione statistiche.
- Nessuna verifica SEO.
- Nessuna attenzione per le informazioni legali.
- Pubblicazione online, senza ottimizzazione di base della velocità: 1 ora.
TOTALE: 15 ore.
Con 15 ore di lavoro un sito può costare molto poco, specialmente se viene prodotto da un principiante.
Per finire, la risposta che mi piace dare quando mi chiedono “quanto costa un sito?” è “costa come un vestito!“, infatti un vestito può essere fatto più o meno bene, cucito a mano o prodotto in serie, venduto da un marchio noto o da uno sconosciuto, avere tessuti pregiati oppure economici e così via.
I vestiti fanno parte della nostra cultura, li usiamo da quando nasciamo, li possiamo toccare, pertanto è più facile valutarli, mentre i siti Web sono relativamente nuovi, sono fatti di bit ed è difficile valutarli senza un minimo di conoscenze specifiche.